Ecco a voi Nearby Share, ossia l’AirDrop in salsa Android
La nuova funzionalità è adesso in beta e presto sarà disponibile per tutti i telefoni Android
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La funzione di condivisione rapida dei file diGoogle, Nearby Share, è stata resa pubblica dopo una breve fase beta, ma almeno inizialmente sarà disponibile solo sui telefoniGoogle Pixele alcuniSamsung.
Nearby Share è stata messa in beta all’inizio di luglio come un modo per condividere facilmente i file con altri telefoni Android mediante l’utilizzo di Bluetooth Low Energy (BLE). La funzione è disponibile per i telefoni che usano come sistema operativo Android 6 e versioni successive, anche se presto verrà rilasciata anche su altre piattaforme, ha dichiarato in un video il product manager Android Daniel Marcos.
Instantly share photos, files and links with just a tap. Product manager Daniel Marcos explains how Nearby Share on Android makes it easy to share content with people near you. pic.twitter.com/BjbEw9kkhqAugust 4, 2020
La funzione è piuttosto semplice. Quando si desidera condividere un file o una foto, basta toccare la nuova opzione “Nearby” e appariranno tutti i dispositivi compatibili nelle vicinanze. Non appena accetteranno la richiesta, i file verranno inviati proprio come accade con la funzione AirDrop diApple.
Google non ha ancora pubblicato un elenco di dispositivi compatibili e per il momento la funzionalità rimane riservata agli utentiSamsunge Pixel che utilizzano Android 6. Successivamente, l’utilizzo verrà esteso anche ad altri marchi e modelli, secondo quanto riferito daDroid Life. In futuro, sembra che anche i Chromebook saranno in grado di usare tale funzionalità per scambiare file con i dispositivi Android.
Ora Android insegue iOS
Nearby Share è stata difficile da implementare, dato il numero elevato di modelli Android disponibili, fa notare Marcos. Ma pensiamo che la funzionalità sarà accolta con entusiasmo, perché funziona in modalità offline utilizzando BLE ed è persino possibile passare automaticamente da WiFi o da hotspot WiFi, se tali connessioni risultano più veloci.
Google ha inoltre aggiunto delle funzioni di protezione della privacy simili a quelle adottate da Apple per il suo AirDrop: qualsiasi informazione scambiata verrà crittografata, pertanto le informazioni di contatto non verranno condivise insieme ai dati inviati o ricevuti.
È anche possibile scegliere se la Nearby Share dovrà avere accesso ad alcuni o tutti gli elenchi di contatti ed si può anche decidere di non essere visibili per evitare richieste indesiderate di invio foto da parte di estranei: un problema ricorrente per chi ha l’abitudine di tenere abilitata la condivisione con AirDrop.
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Lo scambio wireless di dati locali non è una novità nei telefoni Android. Android Beam è basato su NFC ed è in circolazione da Android 4.0 Ice Cream, tuttavia l’uso di BLE e WiFi promette di essere una soluzione più stabile e che non richieda che i dispositivi siano vicinissimi fisicamente. La speranza è che questa funzionalità esca dal mondo dei dispositivi portatili e permetta in futuro di scambiare dati tra device Android portatili, come tablet e smartphone con altri di diversa tipologia, come ad esempio gli Smart TV. Ciò renderebbe Nearby Share maggiormente competitiva verso quelle piattaforme di scambio più complete come AirDrop e Huawei Share.
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