La carenza globale di chip potrebbe durare ancora mesi

Secondo il CEO di Cisco, il mercato ha bisogno di altri 12-18 mesi per tornare alla normalità

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Il presidente e CEO diCiscoChuck Robbins ha dichiarato che la carenza di chip potrebbe durare ancora mesi.

Il problema, che sta colpendo chi necessita maggiormente di semiconduttori in tutti i settori industriali, troverebbe origine nel quarto trimestre dell’anno precedente.

La carenza di chip è stata aggravata dalla pandemia di coronavirus. All’inizio, diversi fornitori hanno ridotto gli ordini di chip, pensando che la domanda sarebbe crollata: molti ritenevano infatti che le persone avrebbero rinunciato a fare acquisti tecnologici a causa di preoccupazioni di natura economica, ecco perché molte aziende hanno deciso di ridurre la capacità.

A dispetto delle previsioni, però, la domanda di prodotti elettronici di consumo è aumentata durante la pandemia. Ma, ormai, lo stop alle unità produttive causato dalla situazione aveva già paralizzato la fornitura di chip.

E anche se, successivamente, le restrizioni sono state rimosse, altri fattori hanno peggiorato la situazione, in particolare la gravissima siccità che ha colpito Taiwan, costringendo il Paese a deviare la fornitura d’acqua da varie aree industriali (incluso l’hub dedicato alla produzione di semiconduttori), riducendo ulteriormente la capacità di produzione di chip, a fronte di una domanda sempre più forte.

Tempo di ripartire

Tempo di ripartire

Robbins condivide il punto di vista delnuovo CEO di Qualcomme di quello diMicron: tutti concordano sul fatto che la situazione non migliorerà prima della fine del 2021.

E secondo le stime della statunitense Semiconductor Industry Association, circa il 75% della capacità produttiva globale si trova in Asia Orientale, in cui gli attori principali sonoSamsung(Corea del Sud) e TSMC (Taiwan).

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In risposta a questa situazione, il nuovo CEO diIntelPat Gelsinger ha svelato i piani dell’azienda, volti a investire 20 miliardi di dollari in due nuovefabbriche di chip.

“La capacità dei fornitori sta aumentando. E la situazione migliorerà nei prossimi 12-18 mesi”, secondo Robbins.

C’è da aggiungere che il problema globale dei semiconduttori sta colpendo anche i produttori delle apparecchiature per la realizzazione di chip. Secondo le ultime notizie,i tempi di attesa per le apparecchiature specialistiche si protraggono fino a un anno.

E sebbene possa sembrare un banale problema di domanda-offerta, in realtà la situazione sta creando effetti a cascata in tutti i processi produttivi e, per tornare alla normalità, ci vorrà del tempo, come sottolineato dai CEO citati in precedenza.

Fonte:BBC

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