Qual è il software più piratato al mondo? La risposta potrebbe sorprendervi

Nonostante sia quasi gratuito, WinRAR è amatissimo dai pirati

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L’azienda di smaltimento ITComputer Disposal Limited(CDL) ha analizzato i dati di ricerca diGoogleabbinando centinaia di nomi di software ai termini “torrent” e “download gratuito” al fine di scoprire quali applicazioni sono più comunemente piratate.

La ricerca, esaminando il software più piratato nel Regno Unito, ha scoperto che esiste una proprietà più alta che le suite creative vengano scaricate illegalmente. Tuttavia, anche applicazioni relativamente economiche, come WinRAR, si sono rivelate essere piuttosto popolari tra i pirati software.

CDL ha scoperto che i softwareAdobecompaiono numerosi nei primi 20 software più piratati del Regno Unito, con solo due posizioni tra le prime 20 non occupate da prodotti Adobe. Ciò non dovrebbe sorprendere più di tanto, dato che i prodotti dell’azienda sono piuttosto utilizzati e relativamente costosi.

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La ricerca di CDL è proseguita considerando dati di ricerca da tutto il mondo. E, inaspettatamente, in tale contesto ne è uscito vincitore WinRAR. L’umile strumento di compressione fornito in prova gratuita per (almeno) 40 giorni, è risultato apparentemente il software più piratato al mondo.

Che WinRAR occupasse il primo posto non è stata l’unica scoperta insolita emersa dalla ricerca. Altri strumenti gratuiti, tra cui Malwarebytes e Kaspersky Security Cloud, hanno ottenuto ottimi risultati se abbinati a termini relativi alla pirateria.

È cosa nota che molte versioni piratate di software legittimi sono farciti di malware, e pertanto invece di proteggere i dispositivi, potrebbero mettere gli utenti a forte rischio di futuri attacchi informatici.

Guardando l’elenco dei software piratati, è chiaro di come il prezzo sia uno dei fattori più importanti in assoluto. Tuttavia, anche strumenti economici o gratuiti non sfuggono all’interesse dei pirati. È probabile che una certa categoria di utenti si sia semplicemente abituata a scaricare  i propri software preferiti senza considerare la propria sicurezza a rischio.

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